Un'anima persa è stato considerato un capolavoro dello scrittore «piemontese d'azione e per scelta». Eppure se ne sono perse le tracce nelle librerie. La vita doppia e disperante di Serafino, vista dagli occhi di un bambino, ricorda Stevenson e Dostoevskij.
Aveva un caratteraccio, litigò furiosamente con Brera, che lo definiva «il mio Nobel personale», e con me. Ma Giovanni Arpino fu scrittore eccezionale e fecondo. Con uno stile originale