Parla Giorgio Bianchi, il cronista messo nella lista nera: «Non faccio propaganda e non ho compiuto reati, ho solo criticato la nostra politica estera».
Il fotografo nel Donbass dal 2014: «Temo i nazionalisti e alcuni personaggi arrivati tra i profughi che ritroverò in Italia. Resistenza popolare, deportazioni, corridoi umanitari chiusi, vittoria vicina per Kiev? Tutte falsità».
Dal 2014 il sito governativo «Myrotvorets» raccoglie nomi e indirizzi di «filorussi» e cronisti attivi nel Donbass tra cui il defunto Andrea Rocchelli. Il fotografo Giorgio Bianchi: «Ricevo minacce ogni giorno. Il governo italiano intervenga».