giorgio armani

Milano Fashion Week, il bilancio del 2024
N°21 (Getty Images)
  • Secondo appuntamento milanese: 153 eventi, 53 sfilate, 65 presentazioni. Il settore regge nonostante la flessione dei mercati internazionali.
  • I Vip nei parterre: da Jannik Sinner a Anna dello Russo, da Bianca Balti a Linda Evangelista.
  • Armani presenta la collaborazione con 10 Corso Como.

Lo speciale contiene tre articoli.


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Truffa al gotha dell’imprenditoria: bonifici estorti da un finto Crosetto
Diego Della Valle (Imagoeconomica)
Contattati Diego Della Valle, Giorgio Armani e la famiglia Beretta con la scusa di liberare dei giornalisti rapiti.
«Creare nuovi abiti è la mia ragion d’essere»
Giorgio Armani (Ansa)
  • Il grande stilista alla vigilia della passerella a Parigi della sua nuova collezione: «I miei capi sono per privilegiati, ma questo non è un aspetto da condannare: il lavoro manuale che richiedono costa. E sul mercato la scelta è ampia: alla fine nessuno è escluso».
  • Viaggio dai vestiti in cady della prima sfilata all’allure pacata ma seducente dell’ultima.

Lo speciale contiene due articoli.

Giorgio Armani conquista ancora l’America
Giorgio Armani (Getty)
In un parterre di star e vip il «re» degli stilisti ha inaugurato il suo nuovo palazzo a New York, mostrando la collezione Primavera-Estate 2025. Tra gli ospiti Orlando Bloom, Liev Schreiber, Pamela Anderson, Paola Cortellesi e Laura Pausini.
Ritratti | Giorgio Armani, storia di un re

Il dodicesimo podcast di Ritratti è dedicato a Giorgio Armani, re Giorgio come ormai viene definito da anni sulle pagine dei giornali e delle riviste patinate. Il re della moda. Negli anni Settanta ha rivoluzionato il modo di vestire di uomini e donne, in parte vestendoli gli uni come gli altri. Negli anni Ottanta ha ridefinito il look di Hollywood con un fascino più sottile, e negli anni Novanta ha costruito un impero vendendo jeans e abiti eleganti. Prima di Giorgio Armani, non c’era un’industria di moda italiana. C’era un’industria di fabbriche italiane. Poi è arrivato il re. Per il quale la bellezza è tale quando è essenziale, perché diventa senza tempo. L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. Il successo di Giorgio Armani diventa globale anche grazie alla fortunata collaborazione con il cinema, una delle sue più grandi passioni.
A Hollywood si fanno carte false per ottenere costumi firmati dal re della moda, e nel 1980 ci riesce il regista Paul Schrader. Che gira una scena di American Gigolò, destinata a fare la storia: Richard Gere passa in rassegna giacche, camicie e cravatte Armani assemblandole con maniacale perfezione, a ritmo di musica. Il guardaroba è tutto firmato Armani, e Giorgio diventa una leggenda . La consacrazione definitiva arriva nel 1982, quando Time gli dedica l’ambita copertina con il titolo “Giorgio’s Gorgeous style”, lo stile magnifico di Giorgio. Questa è la sua storia. Buon ascolto.

  • Colonne sonore: CAKE - I will survive; Ennio Morricone - Metti una sera a cena; Blondie - Call Me; The Beatles - Here Comes the Sun
  • Leggi la guida sintetica
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