Il neo segretario di Stato americano Marco Rubio (Ansa)
Il nuovo segretario di Stato dà l’ok a una direttiva che pare tagliare gli aiuti militari a Zelensky (che tuttavia nega lo stop) e sospendere i programmi di accoglienza per rifugiati ucraini. È l’ennesimo segnale di un cambio di passo sul conflitto.
Con la firma di due ordini esecutivi contro l'aborto, Trump cerca di ingraziarsi anche i vescovi americani con cui i rapporti sono tesi.
I gravi errori commessi in primis dalla Francia nel Paese nordafricano hanno spalancato le porte a Mosca. Che ora, dopo la caduta di Bashar al-Assad in Siria, punta sull'alleanza con il generale che guida il governo di Tobruk per consolidare la propria leadership nel continente africano, dove il Cremlino ha enormi interessi.
Il ministro degli Interni del governo di Tobruk, Essam Abu Zariba: «Noi non siamo qui per svendere il nostro Paese alla Russia, lavoriamo da pari a pari e rifiutiamo le pressioni internazionali che vogliono scegliere con chi possiamo avere rapporti. Si tratta di propaganda di Tripoli per screditarci, ma il popolo sa riconoscere i veri patrioti».
Lo Stato ebraico gode dell’indiscutibile appoggio di Washington, che tuttavia impone limiti a una vittoria assoluta contro i nemici vicini. Strategia che mira a stabilizzare i rapporti con i sauditi, in funzione anti cinese.