Dopo i 14 morti, i tre indagati si rimpallano le colpe. Il gestore Luigi Nerini: «La sicurezza non è mia competenza». L'ingegner Enrico Perocchio: «Non potevo prevedere l'uso dei forchettoni». Ma per il caposervizio tutti sapevano.
La Procura chiede la convalida del fermo per Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini: «Condotta sconsiderata, le pene potrebbero essere elevatissime». Intanto il piccolo Eitan è uscito dal coma e ha potuto incontrare la zia
Il procuratore: non è ancora chiaro se la linea appartiene alla Regione Piemonte oppure al comune di Stresa. La struttura del Mottarone aveva superato i collaudi (sulla carta). Arrivano anche gli ispettori del ministero