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Brasillach critico cinematografico: quando i «dreamers» di Bertolucci erano fascisti
Robert Brasillach

Un recente saggio ricostruisce la passione per il cinema dello scrittore francese, noto per la sua simpatia nei confronti dell’Asse, e i cineforum degli anni Trenta, simili a quelli del Sessantotto ma orientati in tutt’altro senso.

A Cannes vince la polemica (e la censura)
Il regista Michel Hazanavicius (Ansa)

Di titoli, dentro e fuori il concorso del Festival di Cannes, ce ne sono anche quest’anno. Anno in cui la polemica, la maggiore, ha travolto un film francese, colpevole di essersi chiamato semplicemente Z. Doveva essere la Z di Zombie, ma è stato deciso che quella Z avrebbe evocato Vladimir Putin e il conflitto atroce con l’Ucraina, e quindi Michel Hazanavicius, regista della pellicola, ha dovuto rimpiazzare la Z con un titolo meno ambiguo, Coupez! (Cut!).

Il cineturismo muove 100 milioni di viaggiatori ogni anno
Una foto di scena del film "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino (Ansa-Ufficio stampa Punto e virgola)

Sempre più turisti scelgono le mete dei propri viaggi con l'obiettivo e il desiderio di visitare location divenute famose sul grande schermo. Fare turismo cinematografico significa realizzare i propri sogni: le storie che abbiamo amato e che hanno contribuito a costruire la nostra identità divengono corporee. Da Milano, Roma e Torino, passando per Napoli, Lecce, Matera, Palermo, Cosenza, Pescara e Mestre, il nostro Paese offre numerose opportunità suggestive.

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