filippo turetta

Il papà di Caino colpevole di fare il genitore
Il carcere di Montorio (Verona) dove è detenuto Filippo Turetta. Nel riquadro un frame del colloquio con i genitori (Ansa)
Nicola Turetta è finito nel tritacarne dei soliti moralisti per le parole dette al figlio Filippo. Un dialogo spiato, diffuso e commentato nonostante fosse solare il tentativo d’evitare che l’assassino di Giulia Cecchettin si uccidesse. Ha scelto, insomma, di agire da padre.
In 10.000 danno l’ultimo saluto a Giulia
Ansa
Luca Zaia e Carlo Nordio presenti alle esequie della giovane. Il vescovo di Padova: «Chiedo pace pure per Filippo».
Massimo Cacciari: «È la crisi della famiglia che causa tragedie»
Massimo Cacciari (Ansa)
Il filosofo ribalta la narrazione corrente: «L’ordine patriarcale è traballante da secoli. Il potere maschile è in discussione, ma anche la figura dello Stato-mamma non regge più. Confido comunque nelle donne per andare oltre l’epoca faustiana».
«Le madri trattano i figli da piccoli Buddha»
Roberta Bruzzone (Getty Images)
La criminologa Roberta Bruzzone: «Invece è necessario educarli perché non pensino di aver bisogno di qualcuno da controllare. Il rapporto tra genitori va improntato su una totale simmetria di possibilità e di decisione. Giorgia Meloni? È un modello di paragone scomodo per molte donne».
Turetta ammette l’omicidio: «Cercavo di farla finita, pagherò ciò che è giusto»
Nel riquadro Filippo Turetta (Ansa)
Il giovane al gip: «Ho pensato di schiantarmi contro un ostacolo». Il legale della sorella di Giulia: «C’è l’aggravante dello stalking».
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