Non cambierà nome. Pur slittando di un anno, quella di Dubai verrà ricordata come Expo 2020, l'Esposizione Universale che è riuscita a sbocciare dopo una pandemia. Niente sarà lasciato al caso: dai controlli prima del viaggio a quelli all'ingresso dell'area espositiva. Il tutto per garantire la massima sicurezza ai visitatori provenienti da tutto il mondo.
Dopo Expo Milano 2015 in cui il filo conduttore è stato «Nutrire il pianeta, energia per la vita», il tema previsto per l'edizione emiratina punta sul futuro. «Connecting Minds, Creating the Future», letteralmente: collegare le menti, creare il futuro è nome il strettamente connesso alla traduzione araba della città, al-Waṣl che significa "il collegamento". L'Esposizione, che avrebbe dovuto celebrare anche il cinquantesimo anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti, il golden jubilee dello Stato, è stata costretta a slittare di un anno a causa della pandemia Covid-19. Ma i lavori per rendere tutto perfetto alla partenza non si sono mai fermati.
Ecco quello che sappiamo. Il sito, 4 milioni di metri quadri di aerea espositiva, si trova nel nuovo quartiere fieristico denominato Dubai Trade Center - Jebel ʿAli ed è situato nel quadrante sudovest di Dubai e adiacente al nuovo aeroporto internazionale Al Maktum. L'area è posta a circa metà strada tra Dubai e Abu Dhabi che sarà anch'essa interessata dal turismo dell'Esposizione Universale. Il centro del sito è la piazza Al Wasl, denominata con l'antico nome di Dubai, il cui significato è "la connessione". Da essa si diramano, come fossero grandi petali, le tre aree tematiche della manifestazione: opportunità, sostenibilità e mobilità. Ognuna di esse ospita padiglioni tematici nelle fattezze di tradizionali souk arabi. Tra i petali sorgeranno tre tra le più importanti strutture dell'esposizione: il Padiglione di Benvenuto, il Padiglione dell'Innovazione e il Padiglione Uae. All'esterno, invece, ci saranno i padiglioni nazionali, come da tradizione delle Expo. Tutti i viali attorno alle aree tematiche e la stessa piazza centrale saranno ricoperti di tende ricoperte da materiale fotovoltaico che genererà il 50 per cento dell'energia richiesta dall'intero sito espositivo. Le grandi tende saranno inoltre utilizzate durante la notte per proiezioni digitali.
I trasporti all'interno del sito sono garantiti da una cabinovia. Per l'accesso al sito verranno messi a disposizione 750 bus a emissioni zero chiamati Expo Riders. Sarà inoltre costruita un'apposita stazione della metropolitana di Dubai e una nuova linea ferroviaria hyperloop che si basa su una tecnologia composta da capsule spinte da motori a induzione e compressori d'aria che collegherà Dubai e Abu Dhabi. Ogni capsula ospiterà al massimo 28 passeggeri e potrà viaggiare alla velocità di 1.200 chilometri orari grazie a campi magnetici all'interno di una struttura tubolare che collega una stazione all'altra. L'energia sfruttata sarà ricavata da moduli fotovoltaici. L'hyperloop non si limiterà solo a collegare i due principali centri turistici degli Emirati Arabi Uniti, collegherà Dubai con Doha in soli 23 minuti, al posto delle 7 ore in macchina e Dubai con Riyadh in 48 minuti (invece delle 10 ore in macchina).
Secondo le prime proiezioni, quelle previste per Expo 2020, si sarebbero dovuti vendere complessivamente più biglietti dei mondiali di calcio in Sud Africa nel 2010, le Olimpiadi di Londra 2012, i mondiali di calcio in Brasile del 2014 e le Olimpiadi di Rio nel 2016. Tutti insieme. Ma non solo: Expo Dubai avrebbe richiamato al suo interno circa 16 volte il numero di spettatori che hanno partecipato ai mondiali Fifa di Mosca nel 2018 e di questi oltre il 70% viaggeranno da Paesi extra Uae.
I numeri, oggi, con una pandemia in corso e i primi vaccini in somministrazione, sono una delle incognite maggiori. L'Esposizione Universale tuttavia si sta preparando ad aprire le sue porte in totale sicurezza garantendo postazioni di controllo all'ingresso e in uscita dall'area espositiva e modalità di contenimento dei visitatori per evitare assembramenti e sottoporre il personale a rischio di contagio.
Quello che sappiamo è che, a oggi, una volta arrivati in suolo emiratino, se la permanenza è inferiore alle 72 ore non è necessario sottoporsi a quarantena all'arrivo e tanto meno al ritorno. Quello che è al vaglio è quindi un pacchetto che permetta di godere di Expo e di una delle attrazioni a scelta intorno all'area espositiva in totale sicurezza e senza obblighi o restrizioni. Quello che sembra invece sarà obbligatorio è l'utilizzo della mascherina. A oggi facoltativa negli spazi aperti, una volta varcati i tornelli di ingresso all'Esposizione Universale sarà necessario indossarla anche nelle aree comuni e aperte. Il motivo è semplice: pur limitando in un certo qual modo gli ingressi orari, avviando una serie di procedure per accessi scaglionati e fasce orarie fisse, l'area di Expo vedrà al suo interno un continuo via vai di centinaia di migliaia di persone ogni giorno. Il controllo della temperatura prima dell'ingresso a ogni padiglione sarà un altro dei punti di questa Expo toccata dal Covid con una misurazione che avverrà come negli aeroporti passando sotto appositi termoscanner.
Le misure, ancora al vaglio del comitato tecnico di Expo e di quello scientifico, verranno costantemente aggiornate mese dopo mese, in base all'efficacia dei vaccini.