espresso russiagate

Adesso che Damilano è fuggito a Rai 3 dello scoop farlocco non parla più
Marco Damilano (Ansa)
Quand’era direttore dell’«Espresso» sfornava editoriali sui legami tra Vladimir Putin e il Carroccio. Ora che si scopre che l’intrigo internazionale era opera di un suo cronista (e del massone Gianluca Meranda) ha perso l’uso della parola.
È ora che qualcuno risponda a delle domande
Gianluca Savoini (Ansa)
L’intrigo dell’hotel Metropol è ben più complicato di come è apparso, e guarda caso esplose nel 2018 a ridosso del voto. Ma se il superteste e il reporter sono stati in contatto sin da prima del meeting, dovrebbero spiegare quale fosse il loro scopo.
Il muro di gomma dell’«Espresso» continua
Ansa
Mentre Repubblica accusa il capo leghista di non rispondere sul rubligate, il settimanale di Gedi che esce in accoppiata persevera nel silenzio. Il conduttore di ReportSigfrido Ranucci, pure lui in possesso dell'audio, attaccato dai media progressisti: «Sono tutti incazzati».
Le Firme

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