Il super poliziotto davanti ai pm dell’inchiesta sugli spioni milanesi insieme all’hacker Calamucci. Dopo quasi due mesi ancora nessuna pronuncia del Riesame su Pazzali.
Il manager avrebbe fatto pedinare un dirigente di Jp Morgan, controllare aziende e spiare ossessivamente una sua dipendente. E in una intercettazione spunta il nome dell’ex ad dell’«Unità» Guido Stefanelli.
Samuele Calamucci, braccio operativo della Equalize di Enrico Pazzali, puntava sull’ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo e su Mirko Lapi: «È del M5s ma lo sponsorizza Massimo D’Alema. Era nell’esercito e vende informazioni».
Per il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi «il quadro normativo attuale è abbastanza strutturato». Prevista per metà novembre la decisione del Riesame sul ricorso della Procura.
Lo scandalo Equalize potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Le decine di «cassaforti» digitali gestite da Interno e Difesa sono una miniera. A queste vanno aggiunte le informazioni raccolte dai Comuni: per esempio, dalle videocamere che tracciano le auto.