Nella giornata di ieri, alcuni organi di stampa, hanno però diffuso la notizia relativa a una presunta smentita da parte degli Elkann su quanto riportato da MF. In realtà, quella pubblicata dai legali di John, Lapo e Ginevra Elkann, è una nota in cui si precisa che «non è mai esistito e non esiste alcun patrimonio occulto dell'eredità Agnelli» - prosegue la nota - «a fronte della sequenza di reiterate falsità che affolla in questi giorni i mezzi di informazione». Una dichiarazione generica, dunque, che non fa riferimento ad alcuna testata e non è rivolta quindi a smentire quanto scritto da Milano Finanza.
Il lavoro di Milano Finanza, in particolare, ha ricostruito il patrimonio della famiglia Agnelli, disegnando una mappa complessa di beni dal valore complessivo di oltre 700 milioni di euro. Il giornale di informazione finanziaria ed economica ha quindi ripercorso la storia del veicolo Multiassets, iniziata a febbraio 2014 con un versamento da 184 milioni di euro provenienti da The Providenza Settlement, uno dei due trust delle Bahamas in cui sarebbero confluiti i beni all'estero di Gianni Agnelli. Nell'articolo di MF, si legge poi come nel 2018, da un secondo trust alle Bahamas siano arrivati 296 milioni di euro, mentre l'anno successivo, dopo la morte di Marella Agnelli, secondo un accordo poi contestato dalla figlia Margherita, i beni sono passati ai tre nipoti, John, Lapo e Ginevra Elkann. Secondo la ricostruzione di Milano Finanza, nel 2021 il fondo lussemburghese ha toccato il picco a 875 milioni di euro di valore mentre con la guerra in Ucraina il valore è sceso fino a 663 milioni nel 2023. Il patrimonio della famiglia Agnelli, stando a quanto riportato da MF, sarebbe stato schermato da due trust alle Bahamas e conferito a un sub-fund lussemburghese, il Multiassets della sicav Private Wealth Management Global sif creato dalla banca privata Pictet. Anche tanti altri investimenti sarebbero praticamente tutti all'estero, dalle miniere d'oro canadesi e sudafricane a bond di banche (anche la russa Sberbank), passando per azioni, prodotti strutturati e anche il mega fondo di investimento Lingotto di Exor, di cui John Elkann è presidente.
Sullo sfondo restano poi le indagini dei magistrati torinesi che contestano la residenza svizzera di Marella Caracciolo e lo scontro fra Margherita Agnelli e i suoi figli. Secondo il giornale, un'ipotesi di accordo in famiglia appare molto lontana. Ma se le carte dell'inchiesta riveleranno altri retroscena non è detto che le posizioni fra madre e figli non possano cambiare.