Il capo dello Stato ha stiracchiato le consultazioni con l'intento di rosolare Lega e M5s e chiudere le finestre elettorali. Neppure oggi darà l'incarico per il governo. L'obiettivo è rinviare le urne fino alla primavera del 2019.
Il voto fa paura e si moltiplicano le scuse per rimandare: il sindaco di Rimini arriva a «denunciare» la sovrapposizione fra urne e notte rosa. Segno che l'élite è pronta a tutto pur di imporre un premier tecnico.