elezioni francia

Il Rinascimento di Macron finisce in zuffa
Emmanuel Macron (Getty Images)
Il premier dimissionario è l’unico candidato a diventare il nuovo capogruppo. Ma l’ormai ex ministro Gérald Darmanin lo boccia via sms: «L’unità non si ottiene per decreto». Intanto la sinistra continua a dividersi. E il futuro governo rischia di nascere solo a fine agosto.
Il «democratico» Macron prova a ignorare il voto
Emmanuel Macron (Getty Images)
Il presidente congela le dimissioni del premier con la scusa delle Olimpiadi ma il gioco è chiaro: sterilizzare il doppio boom di sinistra radicale e Marine Le Pen. Può farcela, ma il «problema» esploderebbe con in palio l’Eliseo.
La Francia andrà in rotta col Patto di stabilità
Christine Lagarde (Ansa)
Qualsiasi governo nascerà si troverà con le mani legate dai vincoli europei su salari e pensioni. Inoltre dovrà affrontare i sindacati pronti a bloccare il Paese. In questo scenario è possibile riaprire i negoziati con Bruxelles per allentare l’austerità.
L’analisi dell’esperto di Banca Generali in vista del voto a Parigi e Londra: «L’azionario è una valida scelta. Nell’obbligazionario si può sfruttare l’incertezza per ottenere ritorni». Resta forte l’Intelligenza artificiale.
Agli anti Le Pen resta solo il tecnopastrocchio
François Hollande (Ansa)
Macroniani ed estrema sinistra fanno desistenze contro il Rassemblement national, ma entrambi dicono no a un governo di larghe intese. E se vincono loro, che succede? Sempre più possibile un esecutivo tecnico, ma François Hollande sgomita per tornare in ballo.
Le Firme

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