- I Paesi che l’hanno introdotta sono pure quelli dove i giovani hanno rapporti più precoci e più a rischio, come dimostra il maggior numero di malattie veneree e come riconoscono studiose tutt’altro che bigotte. E la violenza sulle donne non è diminuita.
- La follia di voler cambiare la natura. La lotta agli stereotipi di genere è ormai arrivata a negare le differenze tra maschile e femminile. Eppure perfino feti e neonati reagiscono diversamente in base al sesso.
Il deputato della Lega e capogruppo in commissione Cultura e Istruzione, Rossano Sasso (Imagoeconomica)
Un emendamento prevedeva l’istituzione di un fondo per rieducare nelle scuole anche i piccoli fino a 5 anni. Il deputato leghista (e insegnante) Rossano Sasso: «Nefandezza respinta».
Luigi Zoja (Imagoeconomica)
Il grande psicanalista Luigi Zoja: «I ragazzi sono spaventati dal mondo attuale che li lascia senza lavoro e affettività, tutto è meccanico. Non fanno più l’amore perché non interagiscono con una persona se non via smartphone. E viviamo nell’epoca post patriarcale».
Susanna Tamaro (Imagoeconomica)
Per Susanna Tamaro, «il patriarcato non c’entra nulla: è stata la demolizione della virilità a rendere gli uomini fragili e quindi più aggressivi. Ne risentono anche le donne, che sono meno protette. La rieducazione a scuola? Una pessima idea».
Le statistiche lo provano: dove le lezioni sull’affettività sono obbligatorie, si verificano più omicidi di donne. Semmai, bisogna adottare l’unica misura sensata: insegnare alle ragazze a troncare subito i rapporti malati.