Sull’ultimo numero di Panorama, un’inchiesta sulla pioggia di finanziamenti che si è abbattuta su Volturara Appula, paesino natale di Giuseppe Conte. Quasi 70.000 euro ad abitante... Presentiamo qui un estratto dell’articolo.
Era bello, devoto, studiosissimo. Rifulgeva già da piccolino. Ma è l’assunzione nei cieli della politica che gli ha garantito la santità. Ai 365 abitanti di Volturara Appula, il suo paesino natìo nel foggiano, brillano gli occhi. Giuseppe Conte è uno di loro. L’ex premier, ora leader dei 5 stelle, non dimentica.
Non perde occasione per visitare l’ameno comune dove nacque 59 anni fa. E Volturara, nel frattempo, punta a entrare nella leggenda. Il piano triennale appena approvato dalla giunta prevede, tra il 2024 e il 2026, quasi 25 milioni di opere pubbliche. Circa 70.000 euro per residente, neonati compresi (quattro). Un record planetario, a occhio. Ottenuto, tra soldi incassati e altri in arrivo, grazie alla benevolenza statale, parastatale ed europea.
San Giuseppi ha fatto il miracolo. Trasformare Volturara, in virtù del prestigio indirettamente conferito, in un luogo di pellegrinaggio per le finanze pubbliche. Alla riscossa. Questo sperduto lembo di terra rinasce, ammantato dall’aura contiana. Cinque milioni di euro, ad esempio, giungeranno proprio per il diretto interessamento dell’ex premier in tandem con l’indimenticabile Domenico Arcuri, fu amministratore delegato di Invitalia e commissario straordinario per l’emergenza Covid. Scopo del finanziamento: «Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito a uso turistico». I lavori cominceranno in primavera. Durata prevista: due anni. Durata prevista: due anni. A quel punto, l’invaso artificiale al confine tra Puglia e Molise sarà finalmente assediato dai villeggianti. Forse. Anche Vincenzo Zibisco, squisito sindaco di Volturara, è dubbioso. [...]
Il lago Occhito è in cima alla sterminata lista delle opere pubbliche che dovrebbero vedere la luce nel prossimo triennio. «Non tutte hanno ottenuto già i soldi, ma sono in graduatoria tra quelle finanziabili» spiega Zibisco. «Insomma, prevediamo di realizzare l’intero piano. Come mi diceva Arcuri, maestro di pragmatismo: “I fondi arrivano sempre, lei però deve avere pronti i progetti”». Meglio se pagati dal pubblico pure quelli. Certo, il boiardo preferito da Conte è caduto in disgrazia. Ma il suo metodo, nelle menti dei volturatesi, resta vivido. E il patrono politico cittadino?
L’ultima volta s’è visto lo scorso novembre. «Ci sentiamo spessissimo» rivela il sindaco. «Ogni iniziativa è condivisa con lui. Informa. Incoraggia. Sprona. Non ci ha mai raccomandato, ovvio. Ora però quando sentono Volturara Appula ci ascoltano tutti. Grazie al presidente, abbiamo avuto una notorietà incredibile». Zibisco adesso sogna: «Il centro storico, i vicoli di pietra, le piccole case, gli antichi palazzi, la chiesa in romanico pugliese, i lussureggianti boschi... Siamo tra i paesi più belli dei Monti Dauni. Sfruttare quel che c’è, senza colate di cemento, è rivoluzionario».
L’imprescindibile lago Occhito, quindi. Seguirà l’ex carcere incompiuto. Era destinato ai terroristi. Diventerà una residenza per anziani con 24 posti letto. Progettone da 3,7 milioni: «Di certo sarà finanziato» anticipa il sindaco. Nell’attesa, è arrivato un robusto contributo per il progetto: 182.000 euro. Del resto, come spiega Zibisco, «oltre al turismo di nicchia servono servizi per gli anziani, che sono il 90 per cento dei residenti». Difatti il munifico Next generation Europe, nonostante sia intitolato al futuro delle nuove leve continentali, ha concesso altri 300.000 euro per il «Volturcare»: un taxi sociale destinato a scarrozzare i vecchietti, tra visite mediche e terapie.
In dirittura d’arrivo sarebbe pure quel milione e sei destinato ai «borghi storici». I lavori, dettaglia il piano triennale del comune, dovrebbero già partire il prossimo autunno. Grazie al Pnrr ideato in epoca giuseppina.
Il padre del «piano nazionale borghi» è Dario Franceschini, già funambolico ministro della Cultura. «Vinceremo la sfida del ripopolamento!» annuncia allora l’inaffondabile potentone piddino, promettendo di recuperare i più remoti paesini della penisola: da Livemmo, nella Valsabbia, a Ulassai, nell’Ogliastra. Ammesso al finanziamento ministeriale è così pure il «museo delle bambole» nelle ex carceri borboniche di Volturara. Quasi 650.000 euro. E tra le iniziative destinate a far decollare il turismo c’è persino «un’area polifunzionale attrezzata per sosta camper e teatro all’aperto».
[...] Ma tra gli investimenti previsti ci sono pure strade, frane, rete idrica, varie ed eventuali. Totale: quasi 25 milioni in tre anni, appunto. Zibisco vuole mutuare il «nuovo umanesimo» giuseppino: «L’uomo al centro, come già pensavano Alcide De Gasperi e Aldo Moro. Le grandi città devono dimagrire a favore dei piccoli centri. Qui si vive meglio. Le case costano cinquemila euro. Ci sono un alimentari e due bar. Anche volendo, come si spendono i soldi? È un risparmio forzato. Due giovani, per esempio, si sono appena trasferiti da Bisceglie».
La sommatoria finale, conclude Zibisco, è proprio lo slogan franceschiniano: «Vincere la sfida dello spopolamento».
Nell’attesa, a Volturara e dintorni, il Movimento sbanca. Nel suo paese natale, alle ultime politiche Conte raccoglie oltre l’85 per cento dei voti. [...]