È bastato un mese per sconvolgere le nostre categorie politiche: la sinistra ha ritrovato un nemico da odiare, la destra è alle prese con il difficile compito di «domare» il tycoon.
Sdoganato da Silvio Berlusconi, gestiva Alleanza nazionale con il pugno di ferro. La sua storia è stata caratterizzata dalle mille giravolte sulle sue posizioni. Con la svolta di Fiuggi ha costruito le basi per la destra al governo, ma è rimasto l’eterno secondo.
Una ricerca certifica il flop dei progressisti in un anno zeppo di elezioni. E in reazione al radicalismo, la Camera Usa vota per escludere i trans dagli sport femminili a scuola.
Flop del tavolo per un esecutivo centrista: il presidente dà una chance ai vincitori delle urne. Addio al «cordone sanitario». Ora possibili nuovi equilibri anche in Ue.