Una supporter dem a Las Vegas piange dopo i risultati (Getty Images)
Il «Guardian» offre «servizi di supporto» ai dipendenti scossi dal risultato americano, Harvard sospende le lezioni. Ma per Michele Serra «patologici» sono i repubblicani.
Volano stracci nel partito dopo la débâcle. Bernie Sanders accusa i leader: «Gli operai sono stati abbandonati». Gli emergenti adesso potrebbero rottamare il club che ha governato dall’alto, stoppando anche le primarie.
Joe Biden fa lo sportivo: «Non puoi amare il tuo Paese solo quando vinci». E rivendica i suoi «risultati storici». Promettendo un passaggio pacifico di consegne.
L’estremismo sui temi etici continua ma i sondaggi iniziano a far tremare i capi partito Non solo, Kamala Harris è contestata anche dai pro Pal, che hanno aperto una faglia interna.
Giornali adoranti davanti all’ex presidente e consorte: «Come tace lui nessuno, altro che Alain Delon». E il tailleur «decostruito» dell’ex first lady diventa una divisa.
Alla Convention, l’ex presidente e la moglie lodano la candidata, di cui hanno ostacolato la nomina. Evocano lo «spirito del 2008», come se ora a tirare le fila non sia l’establishment. Unito soltanto dall’anti trumpismo.
Tour negli Stati chiave di JD Vance e del tycoon, che confida nel ritiro dell’indipendente e gli offre un posto nell’amministrazione. Nella sua squadra entrerebbe anche Elon Musk.