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Già stupisce che un prete possa augurarsi la morte di qualcuno, predicando odio invece che amore. Figurarsi dunque scoprire che il suddetto sacerdote sia lasciato libero di dire messa e di distribuire il corpo di Cristo invece di essere spedito a pregare in silenzio e a riflettere sui propri errori. Di recente, questo bel testimone di Dio, tal don Giorgio De Capitani, è stato condannato dal tribunale di Lecco per diffamazione, sentenza che lo obbliga pure a risarcire con 7.000 euro Matteo Salvini. Il pretino infatti, nelle trasmissioni radiofoniche in cui interveniva, rivendicava il diritto di uccidere l'ex ministro dell'Interno. Basterebbe questo per escluderlo dalla diocesi, (...)
Ansa
Decisione beffa della Cei dopo i propositi del summit vaticano anti pedofilia. Rete l'Abuso chiede di punire l'arcivescovo per il caso don Galli. La Chiesa li farà ricevere dal comitato in cui c'è pure il legale della diocesi.