decreto maggio

Conte ha mentito agli italiani
Giuseppe Conte (Marco Mantovani/Getty Images)
Il premier mercoledì sera ha detto che il governo ha trovato l'accordo. Peccato che ieri il testo sia tornato al Mef perché mancano le coperture. Si tratta dell'ennesima bugia di Giuseppi. E intanto le aziende muoiono.
Il decreto non c’è ancora ma è già superato
Ansa
Gli interventi in cantiere servono a tappare i buchi di aprile, maggio e metà giugno. A quel punto lo spazio del deficit sarà già finito. Manca una strategia per andare oltre l'estate e ci vogliono altri 200 miliardi per tagliare alle imprese le tasse del 2020.
Il decreto Rilancio rilancia soltanto i partiti
Roberto Gualtieri (Ansa)
Sugli italiani pende la scure fiscale, ma intanto i politici si anticipano il 2x1.000: campione d'incassi il Pd.
Nel decreto niente taglio delle tasse. Ma aumentano i dirigenti pubblici
Roberto Gualtieri (Ansa)
  • Nulla sulla pressione fiscale e sullo spostamento delle scadenze di giugno. In compenso spuntano fondi per creare videogiochi e, almeno fino a fine anno, il 20% in più di manager statali di seconda fascia.
  • Il premier promette un «meccanismo semplificato» nel nuovo Dl. Il tempo però è già finito: la norma va scorporata e approvata per aiutare i lavoratori allo stremo.

Lo speciale contiene due articoli.

L’ex decreto aprile resta in alto mare. Invitalia spera di essere la nuova Iri
Roberto Gualtieri (Ansa)
L'esecutivo non trova un accordo perché mancano i soldi: i litigi permettono di nascondere il problema. Fra le ipotesi, l'intervento di Cdp e dell'agenzia di Domenico Arcuri, nonostante i suoi errori come commissario.
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