crisi auto

Persi 30.000 posti nell’indotto auto. Ursula è il problema, non la soluzione
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Altri 50.000 a rischio nella componentistica Ue. La Von der Leyen promette rimedi, ma non ha anticipato il tavolo per evitare le multe sulle emissioni. Immatricolazioni Stellantis crollate del 10% (-19% a dicembre).
Il Pd resta su Marte: serve più green. «Adesso avanti con i sussidi statali»
Stefano Bonaccini (Ansa)
Gli europarlamentari Giorgio Gori e Stefano Bonaccini hanno la soluzione per la crisi delle quattro ruote: procedere più velocemente nella transizione energetica. Le difficoltà dipendono da stagnazione e invecchiamento.
«Pechino copre un terzo dei costi ai fornitori e Bruxelles sta ferma»
Pierangelo Decisi, presidente Sigit (Youtube)
Pierangelo Decisi, presidente Sigit (interni per vetture): «Impossibile competere con i sussidi cinesi. Il 2025 è ormai andato».
La crisi accelera, 40.000 a spasso nel 2025
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All’assemblea Anfia i dati da incubo dell’indotto dell’auto: gli esuberi attesi al 2030 saranno realtà già il prossimo anno. Il presidente Roberto Vavassori: «In Italia -350.000 immatricolazioni rispetto al 2019». A Bruxelles il Ppe presenta la ricetta: «Emissioni CO2, stop multe».
I dati della produzione (-3,6% generale e -40% veicoli) annunciano il peggio. De Meo, presidente Acea, chiede lo stop alle multe. Ma serve un’altra strategia, mantenendo il termico e concentrando l’elettrico sul lusso. In fretta, poi ci sarà la tempesta su tessile e acciaio.
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