Respinta l’istanza contro il carcere duro presentata dai legali dell’anarchico, in cella per aver gambizzato l’ad di Ansaldo nucleare. Il sottosegretario Andrea Delmastro: «È la conferma che la nostra linea era fondata».
Il leader insurrezionalista rilancia: «Basta integratori, berrò solo acqua e sale». I compagni stilano una lista di obiettivi sensibili ma salvano il pg della Cassazione.
Gli ermellini confermano il carcere duro per l’anarchico, malgrado il pressing di sinistra, media e alcune toghe, tra cui il procuratore generale della Cassazione. Il detenuto, dall’ospedale, ha annunciato lo stop alle cure. Ira dei manifestanti: «Se muore la pagherete».
Se l’ex Guardasigilli e i compagni di partito non avessero rotto il fronte dell’unità politica sul 41 bis, ci sarebbero stati minori spazi di manovra (e di ricatto) per i terroristi. Il Pd smetta di coccolare Alfredo Cospito e si preoccupi dell’incolumità dei «bersagli».