cop29

La conferenza sul clima di Baku si sta chiudendo con un «fantadocumento» privo di valore. I Paesi in via di sviluppo chiedono «triliardi» di dollari per la transizione, gli altri offrono spiccioli e non firmano l’assegno.
I talebani si scoprono ecologisti e vanno a battere cassa al circo Onu
Talebani (Getty)
Le Nazioni unite aprono le porte della conferenza in Azerbaigian al governo afgano, che non hanno mai neanche riconosciuto. Una barzelletta, a cui si aggiunge la richiesta di fondi per il clima da parte del regime.
Pochi soldi e defezioni, Cop29 in crisi isterica
Ansa
Assenti molti leader e la finanza che conta al vertice di Baku iniziato ieri. Con il neopresidente Usa che lascerà gli accordi sul clima e i fondi verdi che languono, a restare col cerino in mano è l’Ue, pronta a consegnarsi mani e piedi a Pechino e alle sue filiere green.
Alla Cop29 lacrime per Kamala e solite balle sul clima
Donald Trump (Getty Images)
Il vertice a Baku si apre domani all’insegna dell’allarmismo: «È l’anno più caldo di sempre». Panzane da cui Donald Trump starà alla larga.
Baku fa scuola: più green, meno diritti umani
Il presidente azero Ilham Aliyev (Getty Images)
Il governo azero, noto per la pulizia etnica, attacca chi non ritiene opportuno che ospiti Cop29: «Campagna disgustosa: il climate change è scienza, il resto è ideologia». E promette un patto storico, basta che non si parli degli armeni e del sangue dei dissidenti.
Le Firme

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