La dichiarazione finale della COP 28, celebrata come un successo, in realtà è un documento ambiguo, pieno di equilibrismi lessicali, in cui non si parla di abbandono dei combustibili fossili. Semmai, l’accordo lascia via libera a gas e nucleare come fonti necessarie a sostenere la transizione.
Papa Francesco (Ansa)
Bergoglio, assente alla Cop 28, affida il suo messaggio al Segretario di Stato Parolin. Rilanciando le tesi radicali della «Laudate Deum» e accusando i «nazionalismi».