Giuseppe Conte e Luigi Di Maio in una foto d''archivio del 2020 (Ansa)
Secondo le indiscrezioni, un big del M5s avrebbe chiamato l’ex ministro per cercare sponde sul Meccanismo di stabilità. Ma Giuseppi smentisce: «Non ne abbiamo bisogno».
Oggi faccia a faccia dopo la scissione diLuigi Di Maio. Cercherà di avere assicurazioni sui temi cari al M5s. Tensioni con i dem: la metà dei grillini non vuole l’alleanza.
Dopo i proclami di guerra, il Consiglio grillino che avrebbe dovuto punire il ministro non decide nulla. E critica soltanto le sue «esternazioni». Roberto Fico rincara la dose: «Arrabbiati per i suoi attacchi». Lui: «Non rispondo».
I grillini fedeli a Giuseppe Conte preparano una risoluzione per il voto di martedì in Senato. Ma la bozza anti escalation fa infuriare Luigi Di Maio: «Ci porta fuori dalla Nato e dall’Ue». Sergej Razov ne approfitta: «Non tutti condividono l’invio». La scissione del Movimento si avvicina.
Il M5s a brandelli persino nelle ex roccaforti: Giuseppe Conte prova a scaricare la colpa su Luigi Di Maio. Il centrodestra vince dov’è unito, però il Carroccio arretra anche al Nord, superato da Fdi. Giorgia Meloni punzecchia gli alleati: «Fossi in loro uscirei dal governo».