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Meloni da Xi cerca il nuovo equilibrio tra via dei Mercanti e asse atlantico
Giorgia Meloni e Xi Jinping (Ansa)
  • Il premier rinsalda il ruolo dell’Italia come ponte tra Europa e Cina, interlocutore imprescindibile, ribadendo però la necessità di un bilanciamento più equo dei commerci. Pechino pronta a collaborare su elettrico e Ia.
  • Tra i tavoli aperti durante la missione anche quello dell’agrifood. Luigi Scordamaglia (Filiera Italia): «Export da incrementare. Vanno superate le difficoltà d’accesso».

Lo speciale contiene due articoli.

La doppia faccia della Cina mette paura
Xi Jinping (Getty images)
Pechino si è schierata con i palestinesi. Se non ci fossero di mezzo migliaia di morti verrebbe da ridere, visto il modo con cui tratta i musulmani di casa propria. Ma il suo vero obiettivo è sottrarre i Paesi arabi, ricchi di idrocarburi, all’influenza americana.
Fermate quel Dragone. Così la Cina ci conquista
iStock
  • La Via della seta, secondo Luigi Di Maio, doveva servire per vendere le nostre arance a Pechino. E invece è accaduto il contrario. Dal commercio alle infrastrutture, siamo diventati una colonia.
  • I rapporti disinvolti con il colosso asiatico pongono anche problemi di sicurezza e sovranità. Da monitorare attentamente.
  • Nelle Marche, i calzaturifici storici sono messi in crisi dalla concorrenza con gli occhi a mandorla.

Lo speciale contiene tre articoli.

Sulla Via della Seta si sveglia pure Prodi: «Non ci dà benefici»
Romano Prodi (Ansa)
  • Il Professore cambia idea solo adesso sull’accordo con Pechino. Ma dietro l’offensiva della Cina sui porti non vede alcun pericolo.
  • Pirelli: dopo la mossa del governo sul golden power lascia l’ad designato Giorgio Bruno, che avrebbe dovuto prendere il timone in base agli accordi tra i cinesi e Marco Tronchetti Provera. Al suo posto arriverà Andrea Casaluci.

Lo speciale contiene due articoli.

La guerra tiepida Italia-Cina fa bene all’Ue
Giuseppe Conte e Zi Jinping (Imagoeconomica)
Lasciare la Via della seta non è semplice: il Dragone minaccia ritorsioni economiche. Si può però sostituire l’accordo con uno meno impegnativo. Utilizzando il paracadute americano e ottenendo dal G7 il sostegno per mitigare la rappresaglia commerciale.
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