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Raimo frigna per una sospensione, eppure nella proscrizione è maestro
Christian Raimo (Ansa)
Per il prof che definì «lurido» Giuseppe Valditara parte una raccolta fondi (già arrivata a 16.000 euro). L’esponente di Avs scambia la libertà di parola con l’insulto. E la invoca dopo aver proposto il bavaglio a chi è di destra.
Raimo punito per le offese a Valditara. E arriva subito il soccorso giallorosso
Christian Raimo (Getty Images)
Sospensione di tre mesi (ma con stipendio al 50%) per il docente che diede del «lurido cialtrone da colpire» al ministro. Sinistra e M5s si indignano e cianciano di libertà di critica negata. Solidarietà pure da Ilaria Salis.
Gli avvoltoi rossi sulla Lombardia sfruttano i morti per fare polemica
Christian Raimo (Ansa)
I parlamentari del Partito democratico condividono un post in cui la regione più colpita è presentata come lazzaretto d'Europa. Lo scrittore Christian Raimo fa il brillante su Twitter: «La Milano da bare».
Raimo choc su droga. Pro Vita & Famiglia: «Devastante messaggio e con un italiano zoppicante»
Christian Raimo (Ansa)

«Se non fosse tutto vero, potremmo riderci sopra come facciamo su tante parodie di politici. Ma purtroppo da ridere non c'è proprio nulla. Leggete cosa ha davvero scritto sul suo profilo Facebook Christian Raimo, assessore alla cultura del III Municipio: 'In questi giorni non si trova roba. Gli spacciatori sono chiaramente scomparsi. I rifornimenti sono chiaramente bloccati. Zero fumo, erba, coca, eroina. I tossicodipendenti ma anche chi ne fa un uso non abituale, anche solo ludico, stanno subendo contraccolpi fisici e psichici notevoli. I medici sono surclassati da richieste di aiuto. Tra le tante cose che questa pandemia ci fa capire è il valore dell'antiproibizionismo, e che il proibizionismo ha anche degli effetti sociali devastanti'. A essere devastante, caro scrittore Raimo, è il tuo messaggio scritto anche con un italiano zoppicante» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia.

«Invece di pensare alla cultura della morte» - hanno continuato Brandi e Coghe - «perché non pensa a fornire a queste persone valide iniziative e alternative sociali alla droga, la quale non vediamo come possa mai essere definita 'ludica'. È un'occasione unica, per tutte queste persone che soffrono per colpa della tossicodipendenza, di trovare il coraggio e la spinta per uscire da quella condizione di devastazione in cui versano. Molti di loro cercheranno ora una mano per uscirne, non nuove tentazioni per tornare nell'autodistruzione. È indubbio poi, dal punto di vista pubblico, che al di là delle singole problematiche il numero del consumo scenderà, e questo è un dato positivo che dovrà farci riflettere sulle future politiche dei governi». «In questo momento così delicato per il Paese, dove l'invito a tutti è quello di stare a casa, a ritrovare il senso della vita e il valore delle relazioni, del contatto umano, dell'amicizia e dell'amore, Raimo si concentra sugli "spacciatori scomparsi" con un senso delle istituzioni che ci fa vergognare» hanno concluso Brandi e Coghe.

La Roma fascista che brucia le librerie? Era un’altra balla
Ansa

Dovete sapere che ho un amore spassionato per Christian Raimo, scrittore all'insaputa dei lettori che passa il proprio tempo a escogitare espedienti per farsi notare. La prima volta che ho saputo della sua esistenza fu un paio d'anni fa, durante un programma televisivo che all'epoca conducevo su Rete 4. Raimo si era portato da casa un cartello che espose all'improvviso in favore di telecamere, mentre Alessandro Sallusti stava parlando di immigrati: «Non c'avete un altro servizio sui negri cattivi?».

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