L’8 marzo 2020 il premier grillino e Roberto Speranza iniziarono a imporre divieti calpestando la Costituzione con la scusa della guerra al virus. In realtà sarebbe bastato permettere le cure e le autopsie allora proibite.
Scott Atlas (Tom Williams/CQ-Roll Call, Inc via Getty Images)
L’accusa dell’esperto che lavorò alla Casa Bianca: «Dal 2006 i tecnici sconsigliavano, in caso di pandemia, di chiudere le scuole e tenere in casa le persone sane. Era noto che le serrate non fermano il virus, mentre possono persino uccidere poveri e vulnerabili»
Dopo l’eccessiva accondiscendenza verso le politiche chiusuriste dei governi precedenti, i responsabili della Sanità per Lega, Fdi e Fi promettono un approccio più pragmatico in caso di vittoria. Ricordiamocene.
Il deputato di Forza Italia Andrea Mandelli: «Serve fare una campagna informativa sui benefici».
L’assessore della Lega Luca Coletto: «I cittadini sono da responsabilizzare e non terrorizzare».
Fratelli d’Italia promette con Marcello Gemmato: «Non si possono negare il lavoro e la libertà alle persone».
In Gran Bretagna, Boris Johnson invita alla calma sulla variante Omicron e non parla di lockdown. In Francia si fermano solo le discoteche. E anche in Spagna non c’è panico. Da noi, invece, si pensa ancora di chiudere.