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I Castro fanno finta di passare il testimone a El Lindo. Ma la polizia politica resta cosa loro
  • Giovedì Raùl uscirà di scena lasciando la presidenza. Favorito alla successione è Miguel Díaz-Canel, definito negli Usa la faccia civile dalla dittatura militare. Fedelissimo della dinastia, promette il cambiamento, che però è soltanto di facciata.
  • La situazione della libertà di opinione sull'isola, una delle mete turistiche preferite dalla sinistra chic, non cambierà. A nulla è servita neppure l'apertura di Barack Obama: proprio durante la sua storica visita, finirono in manette 50 dissidenti delle Damas de blanco.
  • La sfida più importante per il nuovo leader sarà risolvere la questione della doppia moneta. Tuttavia, qualsiasi sia la soluzione a rimetterci saranno sempre gli stessi: i cittadini cubani.

Lo speciale contiene tre articoli.

INFOGRAFICA

La nazione con più petrolio non riesce a estrarlo: il Venezuela resta in piedi solo grazie a Trump

Leopoldo López, l'uomo ritratto nel video qui sopra, è il fondatore del partito Voluntad popular, ex sindaco di Chacao e uno dei leader dell'opposizione al regime di Hugo Chávez prima e Nicolás Maduro poi. È prigioniero politico nel suo Paese. Il suo torto è stato quello di manifestare pacificamente il suo pensiero. Nel 2017 è stato insignito del premio Bruno Leoni 2017. Ma il riconoscimento è stato consegnato ai genitori, essendo lui agli arresti domiciliari dopo una lunga detenzione.

In questo speciale di tre articoli ricostruiamo la situazione politica ed economica fallimentare di un Paese ritenuto dalla sinistra un modello per il socialismo. Nonostante i 300 miliardi di riserve di greggio, la produzione è crollata a 1,6 milioni di barili al giorno. Caracas è all'undicesimo posto nella classifica mondiale, mentre un tempo superava l'Arabia Saudita.

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