charlie hebdo

È solo la nostra viltà che ci rende sottomessi
Ansa
Dieci anni fa il massacro di «Charlie Hebdo», proprio nel giorno in cui usciva il capolavoro di Houellebecq. Rileggendolo oggi, ci si accorge che quel romanzo non parla dell’islam che avanza, bensì dell’arrendevolezza di una civiltà stanca e decadente.
Così il multiculturalismo unilaterale porta la legge della sharia in Europa
«Non si gioca con il genocidio». Le proteste prima della partita di calcio Francia-Israele a Parigi.
L’accoglienza indiscriminata sta trascinando la società a una resa totale all’islam radicale, tanto da tacere su certi fatti di cronaca per paura delle reazioni dei seguaci di Allah. Un deciso passo verso l’autodistruzione.
Se noi siamo Charlie, lo scontro è già perso
Ansa
Per non «offendere le minoranze» l'Occidente si nega il presepe, censura la bellezza del cristianesimo, mutila la propria libertà. Ciò che abbiamo da proporre ai musulmani è qualche squallida vignetta che insulta la loro fede. Perché dovrebbero rispettarci?
Gli islamisti marciano contro Parigi. Macron teme attentati a Ognissanti
(Sazzad Hossain/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)
Dopo l'appello di Recep Tayyip Erdogan al boicottaggio dei prodotti transalpini, in quarantamila sfilano in Bangladesh per condannare Charlie Hebdo e le sue vignette. La Francia schiera gli agenti a protezione delle chiese.
La mannaia islamica voleva colpire di nuovo «Charlie»
La vecchia sede di Charlie Hebdo (Ansa)
  • L'ex «minore non accompagnato» che ha agito venerdì a Parigi cercava il giornale satirico per vendicarsi delle vignette blasfeme.
  • Porte aperte e pensiero unico: così la Francia si suicida. Oltralpe l'isteria antirazzista impazza: lo stesso giorno dell'attacco, lo scrittore Eric Zemmour veniva condannato per reati d'opinione.

Lo speciale comprende due articoli.

Le Firme

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