Laura Cavandoli (Imagoeconomica)
Controlli inefficaci, opacità, sospetti di speculazioni e abusi: le case famiglia per minori sono un vero buco nero. Certificato anche dalla commissione parlamentare d’inchiesta.
«Il neo partito gay va a far visita alle case famiglie per indottrinare i bambini. Ma per gli assistenti sociali e i giudici minorili la campagna "Dalla parte di tutte le famiglie" lanciata dal movimento partitico degli LGBTQI+ che prevede la visita in diverse case-famiglia di un Babbo Natale Rainbow è a loro tutela? E come è possibile che ci siano fior fiore di volontari lasciati fuori dalle porte a causa dell'emergenza Covid, per evitare giustamente contatti e pericoli inutili, e che queste persone riescano ad entrare e ad avvicinarsi così facilmente? Giù le manacce dai bambini subito» ha tuonato con una nota Pro Vita e Famiglia onlus, sottolineando l'inaccettabile intenzione del movimento di arrivare a sensibilizzare attorno al tema delle adozioni per coppie LGBTQI+ strumentalizzando i bambini ospiti nelle strutture destinate all'accoglienza di minori con difficoltà familiari alle spalle.
«Ci attiveremo immediatamente - ha aggiunto il vice presidente della onlus Jacopo Coghe - per fermare questa vergognosa campagna arcobaleno nella case famiglie. L'istituto dell'adozione serve a restituire ad un bimbo ciò che una tragedia ha tolto: mamma e papà. Non nasce per dare un figlio a chiunque lo voglia: non stiamo al mercato! Noi pensiamo che, se non in pochissimi casi, le istituzioni dovrebbero aiutare i genitori in difficoltà, non strappare loro i figli, se non in pochissimi casi ineluttabili».