Immatricolazioni di settembre: perdite ridotte per Renault e Mercedes, guadagnano Toyota e Volkswagen. L’ad chiede sussidi e incolpa il green Ue per il flop, ma se le altre case fanno meglio il responsabile è lui.
Roma, 18 ottobre: la manifestazione sindacale contro Stellantis (Ansa)
Sciopero dei sindacati per i tagli e il crollo della produzione in Italia. Il ministro Urso raccoglie l’appello e oggi convoca l’azienda. L’incoerenza dell’ex premier: ha detto sì all’operazione Fca-Peugeot e ora protesta.
La Casa Bianca è stufa dei tagli negli Usa: «Stellantis mantenga le promesse fatte ai sindacati». In una lettera al «Sole 24 Ore» Jaki ciancia dello spirito di «libera impresa e progresso» in Fiat mentre annuncia altri «fermi» anche a Pomigliano e Termoli.
Carlos Tavares (Ansa)
L’ad di Stellantis pretende che il governo paghi i costi di energia e svolta elettrica: «I sussidi non sono per noi ma per i cittadini».
Carlos Tavares (Getty Images)
I venditori italiani di Stellantis scrivono alla Von der Leyen: «Siamo in una posizione contraria al costruttore, i clienti non comprano l’elettrico». Artusi (Federauto): «Bruxelles spinge ma il mercato non assorbe. E la Cina può farsi una propria rete di distribuzione».