Carlo Bonomi (Ansa)
L’organo degli industriali che sta per cambiare presidente ha tutti i difetti dei sindacati, ma nessuno dei loro pregi.
Caro Carlo Bonomi, siccome fra qualche mese dovrà lasciare la presidenza di Confindustria non resisto alla tentazione di mandarle un’ultima (spero) cartolina. Le confesso che ogni volta che la sento parlare, come l’altro giorno alla vostra assemblea, mi viene l’orticaria. E non solo perché, come è noto, lei è diventato presidente degli imprenditori senza aver fatto mai davvero vita d’impresa, frequentando salotti e consigli di amministrazione più che fabbriche e officine.