Per i progressisti, Angela Carini è una piagnona manovrata dalla destra nemica. Quindi il dogma del Me too per lei si può sospendere: l’accusatrice stavolta mente. E non importa capire se abbia davvero subito un’ingiustizia.
La pugile italiana abbandona l’incontro con l’algerino Khelif al primo, violentissimo colpo. Come volevasi dimostrare, chi ha la struttura fisica di un uomo, picchia come un uomo. E una valente atleta ne fa le spese.