Mancano 18.500 camici bianchi, soprattutto nei pronto soccorso. Colpa di tagli, pensionamenti e liste d’attesa sempre più lunghe Risultato: turni massacranti e aggressioni di familiari esasperati.
Il vicesegretario dei medici di famiglia Pier Luigi Bartoletti:
«Scaricato su di noi il peso della gestione Covid, troppe procedure per
ricette e tamponi. E ora ci tocca la campagna per la quarta dose».
Il chirurgo del Cardarelli di Napoli Maurizio Cappiello: più posti letto per ridurre il sovraffollamento.
Gli ospedali sono al collasso anche per mancanza di personale e ci sono migliaia di professionisti a cui viene impedito di operare senza alcuna ragione sanitaria. Una ripicca ideologica di cui le prime vittime sono i malati.
Per sopperire alle carenze di personale, le aziende sanitarie si rivolgono alla Fenice, accusata di irregolarità in mezza Italia.
La Corte suprema dello Stato di New York blocca l’obbligo delle mascherine in scuole e luoghi pubblici voluto dai dem. Intanto l’Olanda riapre tutto e la Danimarca declassa il Covid: «Non è più emergenza».
Per coprire i buchi ci si affida alle coop. Che spesso mandano personale impreparato.
A Sondalo professionisti assegnati non rispetterebbero i protocolli con lunghe liste d’attesa. Sindaci dal prefetto.
L’ex presidente dei medici di emergenza Salvatore Manca:
«Questa situazione deriva da una pessima programmazione e da un sistema senza prospettive. In caso di errore,
il primario risponde anche per i soggetti che non ha potuto scegliere».