(IStock)
La depenalizzazione della cannabis viene dipinta come una giusta battaglia per i diritti. In realtà oggi i principi attivi della marijuana sono altissimi: rischiamo picchi di abuso e gravi conseguenze sociali.
«Contro l'emergenza Covid e per non rischiare altre vittime della pandemia i giallorossi hanno chiuso anche le palestre che si curano del nostro benessere fisico, ma state tranquilli, una canna per fumare e dimenticare che state perdendo tutto, anche il vostro lavoro, ve la concederanno. Scandalosi!» così tuona Toni Brandi, presidente Pro Vita e Famiglia onlus, sull'emendamento 5 stelle al Dl Ristori per regolamentare l'intera filiera della canapa con anche la liberalizzazione della dannosa cannabis cosiddetta light.
«La giustificazione, poi, che l'utilizzo della cannabis sia fenomeno che non può più essere ignorato e che debba essere prontamente affrontato, è come dire che la chiusura dei ristoranti alle 18 e di tutte le altre attività a rischio invece sia un'occasione imperdibile e una grande opportunità. Ma non si vergognano? E comunque, se un comportamento è sbagliato tale rimane e deve rimanere vietato! Così tra l'altro si ignorano la morte di tante persone e il rispetto delle minime norme di prevenzione» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente della onlus.