Matteo Renzi è in affitto nel cuore di Roma in un immobile del capo del private banking Salvatore Pisconti. Con lui il senatore di Italia viva ed ex tesoriere Pd. Che conferma tutto, ma preferisce non rispondere sull'importo.
Federico Lovadina diventa presidente della società di pagamenti dopo essersi occupato di Nexi-Bassilichi. Massimo D'Alema vuole il posto di Antonino Turicchi.
Disse a Luca Parnasi che non poteva dare 250.000 euro al partito, ma a Eyu sì. Dalla fondazione, poi, i soldi venivano girati ai dem per attività o per il giornale. E alla Finanza non tornano i conti su ben 405.000 euro.
Le Fiamme gialle, in una informativa, definiscono «sospetta» l'operatività della ex cassaforte democratica. Al centro flussi di denaro senza giustificativi. E tra le donazioni spuntano 40.000 euro dal fratello di Maria Elena Boschi.
Chiusa l'indagine sullo stadio della Roma e sulle donazioni di Parnasi. Coinvolto anche il leghista Giulio Centemero. Il fedelissimo del Bullo è accusato pure di false fatture.
In Calabria agguato di Mario Oliverio a Nicola Zingaretti. Elezioni il 26 gennaio. I dem hanno scaricato il presidente uscente, che pensa a un accordo con Italia viva.
Nell'indagine di Firenze il gruppo Toto è la novità, però anche in questa vicenda giudiziaria ricorrono spesso nomi ben noti della cerchia dell'ex presidente del Consiglio, tutti decisivi nella sua ascesa politica. Non può essere un caso, qualcuno ci spieghi.