Parte del mondo cattolico lo condanna senza pietà. Eppure le contraddizioni del Cav (che sono anche le nostre) non cancellano il suo amore per la vita. Anche la più indifesa.
Sfruttando la morte di Berlusconi, il fido Tommaso Labate sul «Corriere» fa un assist a Baffino, che punge i giudici. Però non dice una parola sull’inchiesta colombiana, né sui suoi tanti processi finiti nel nulla.
La sinistra detestava il Cav non perché ricco e potente ma perché lo riteneva inferiore. Poi questo disprezzo si è evoluto ed è toccato prima ai suoi successori, poi ai «populisti». E un filo rosso lo lega al rancore riservato a no vax, putiniani e «negazionisti» climatici.
«Chi non salta comunista è» e «C’è solo un presidente»: il sagrato del Duomo è stato invaso dai tifosi rossoneri, pochi i vessilli di Forza Italia. Circa 15.000 le persone presenti, due i contestatori solitari.