Dopo una mattinata tranquilla, le condizioni del Pontefice si sono rapidamente aggravate: è stato necessario ricorrere a ventilazione meccanica non invasiva. L’esperto: «Ossigeno, cortisone, sforzi: uscirne sarà lunga».
Matteo Maria Zuppi, Kevin Farrel, Konrad Krajewski, Jean-Claude Hollerich e il «Tucho» gestiscono la lungodegenza di Francesco. Difendendo la «rivoluzione».
Le parole del cappellano dell’ospedale, «serve speranza contro ogni speranza», avevano fatto temere il peggio per Bergoglio. Il bollettino medico poi riferisce di «ossigenoterapia ridotta» e valori confortanti dalle analisi. Però il quadro è sempre serio.
I medici del Gemelli confermano la polmonite bilaterale e un miglioramento generale. I rischi però restano: «I germi non devono andare nel sangue». Prolungata la degenza. Smentito l’incontro con Parolin e Ghirlanda.