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Ritratti | Ruth, la mamma di Barbie

Il cinquantacinquesimo podcast di Ritratti è dedicato a Ruth Handler. Nata a Denver il 4 novembre del 1916, è figlia dei Mosko, una coppia di ebrei polacchi scappati in America per sfuggire all'orrore del nazismo. Convince il fidanzato della scuola, Elliot Handler, a seguirla, sposarla nel 1938 e studiare design industriale. Nel 1942 i coniugi Handler si associano con Harold Mattson e dalla fusione dei nomi dei due uomini, Matt ed El, nasce il marchio. All'inizio degli anni Cinquanta Ruth guarda la figlia Barbara, Barbie, giocare e le viene l'idea di una bambola adolescente, con tanto di occhi azzurri e seno spettacolare. I maschi la bocciano: "Quale madre vuoi che compri alla figlia una tettona così?”. Nel 1959, Barbie viene presentata in anteprima all'American Toy Fair di New York con uno spot televisivo. Ancora oggi il mito della sua bambola resiste.

Le case più belle dei film
(Airbnb)
  • Quella di Mamma ho perso l'aereo è la più visitata, ma quella per cui i fan sarebbero disposti a spendere oltre cinque milioni è quella di Tony Montana. Viaggio tra i set diventati cult.
  • Una notte insieme a Ken? È l'ultima proposta di Airbnb che per l'uscita del film apre le porte all'iconica Malibu House.

Lo speciale contiene due articoli e gallery fotografiche.

Barbie fa flop in Corea del Sud: a Seul il femminismo non tira
Margot Robbie alla presentazione del film «Barbie» a Seul (Getty Images)

Incassi magri e scarso interesse per il film di Greta Gerwig: nel Paese asiatico, l’ideologia di cui si fa portatrice la pellicola non attira. Ma potrebbe semplicemente essere una questione di gusti differenti.

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«Barbie Dreamhouse Challenge», il meta-gioco per creare la casa dei sogni

Il Gruppo Warner Bros. Discovery ha pensato di cavalcare l’onda rosa di Barbie per confezionare uno show televisivo, in onda da lunedì 24 luglio su Real Time e Hgtv, che potesse unire i due mondi: l’universo ormai distintivo dei canali tematici e i cliché di Barbieland, dove gli uomini sono accessori e ogni sera vuole il suo pigiama-party.

Shopping «instagrammabile» grazie ai negozi pop up
Dior
  • I negozi temporanei sono la nuova frontiera del marketing. Seducono i Millennials e la Generazione Z a colpi di selfie e così le vendite aumentano del 46%.
  • Dal negozio di Dior dove personalizzare la propria bottiglia di profumo, alla casa di Barbie riprodotta alla Gallerie Lafayette di Parigi. Gli store più famosi nel mese di dicembre.

Lo speciale contiene sette articoli e gallery fotografiche.

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