Per l’istituto controllato dal Mediocredito centrale il primo semestre 2021 si era chiuso con una perdita di 101 milioni. Il cda avrebbe dovuto approvare il documento ieri, però l’ok è rinviato al prossimo consiglio.
Giovanni Legnini, sottosegretario di Matteo Renzi, poi numero due al Csm, lanciò il bando per spostarne i conti da Intesa alla pugliese. Che nel frattempo aveva acquisito la disastrata Tercas.
Il Fondo interbancario ha deliberato un impegno complessivo di 700 milioni, 310 subito disponibili. Il piano di intervento sale a 1,4 miliardi (da 900 milioni). Resta la tagliola dell'Ue: le condizioni di mercato richieste mettono a rischio i risparmiatori.
In un'intervista-lenzuolo sul Corriere, il governatore assolve Bankitalia da qualsiasi responsabilità su Pop Bari. Così facendo, però, ammette che 10 anni di controlli «continui» sono stati inutili. E poi, silenzio sul dossier Tercas e accuse fuori tempo all'Ue.
Sono ben sette le inchieste che cercano di fare luce sui prestiti allegri e la vendita di prodotti finanziari rischiosi ai pugliesi. Gli inquirenti, però, non hanno ancora bloccato né somme di denaro né immobili come forma di tutela per i clienti gabbati.
Il senatore Elio Lannutti da Beppe Grillo a chiedere sostegno Una manina, però, svela che l'erede lavora nell'istituto in crisi. Lui resiste: «Non c'è conflitto di interessi». I gruppi M5s sono pronti a votare un nome di intesa con il Pd.