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Scuola, Generazione Famiglia: «Alla Azzolina chiediamo stop alla Dad, soldi a paritarie e famiglie»
Lucia Azzolina (Ansa)

«Tre sono i punti su cui siamo stati irremovibili: A settembre torniamo in sicurezza a scuola: la didattica a distanza aumenta enormemente le disuguaglianze e le discriminazioni, soprattutto per gli studenti disabili e per gli studenti con fragilità socio-economiche, che tra l'altro innegabilmente stanno aumentando» ha dichiarato Jacopo Coghe, il presidente di Generazione Famiglia, associazione tra le organizzatrici del Family Day dopo l'incontro in conferenze call con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina.

«Trovare nuovi spazi? Assumere docenti? Sicuramente un'opzione percorribile è quella di aprire subito con test a maggio in sicurezza su base volontaria» ha proseguito Generazione Famiglia. «Occorre sovvenzionare subito poi - ha richiesto nella nota GF - le scuole paritarie poiché sono una risorsa e un risparmio per lo Stato, per questo servono aiuti urgenti per difendere la libertà di scelta educativa, senza discriminare nessuno».

«Servono soldi. Anche perché - ha aggiunto Coghe - sappiamo tutti che se gli studenti che oggi frequentano le paritarie dovessero riversarsi nelle statali, significherebbe un tracollo del sistema scolastico».

In ultimo l'appello rivolto al Ministro al governo con un avvertimento: «Servono le famiglie nella task force. A settembre, se si continua di questo passo, ci saranno delle dimostrazioni pubbliche».

Le incerte certezze di Ricciardi & C. comparse al teatrino della fase 2
Lucia Azzolina (Ansa)
Dal consulente di Roberto Speranza alle responsabili di Lavoro e Istruzione, Nunzia Catalfo e Lucia Azzolina, dal gendarme Francesco Boccia a Enrico Letta. Sono i cavalieri della sanitocrazia, per i quali la fase 1 è stata un trionfo e il Paese è simbolo di efficienza.
Scuola, Pro Vita e Famiglia: «Ipotesi metà studenti in classe e metà a casa? Come dire metà istruzione»
Lucia Azzolina (Ansa)

«Da settembre metà studenti in classe e metà a casa? Come dire 'metà istruzione' cara Lucia Azzolina. Le famiglie dicono no alla didattica mista che lei oggi ha ipotizzato tra le possibilità sul tavolo, dannosa per i bambini sia sotto l'aspetto relazionale, pedagogico e psicologico che dal punto di vista della capacità di attenzione oltre che per la salute» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia rispetto alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina a Skytg24 sulla futura didattica mista.

«Una scuola virtuale non è una scuola - hanno proseguito - ma un videogioco che fa comodo solo a chi gioca ad abbassare il livello di istruzione degli italiani. Piuttosto, ha cinque mesi per pensare a un ritorno in sicurezza dei nostri figli. Il governo sta pagando centinaia di esperti e non riesce neanche a copiare gli altri Paesi?» hanno continuato Pro Vita e Famiglia.

«Stupisce - hanno proseguito - che non solo non si stiano aiutando le scuole paritarie ad affrontare l'emergenza in cui si trovano, ma che neanche si pensi ai bambini e ragazzi in una prospettiva di gestione efficiente e possibile grazie al tempo estivo che ci si trova di fronte. La didattica a distanza inoltre sta creando una voragine tra studenti agiati e studenti con disabilità e fragilità socio economiche. Non possiamo accettarlo. Se a settembre non ripartiranno le scuole in sicurezza, scenderemo in piazza a far sentire la nostra voce».

«Capiamo che al Movimento 5 Stelle e alla Casaleggio magari piaccia applicare il mondo del device e dell'innovazione tecnologica anche per la scuola e che possano vederci magari anche un'occasione di spinta in avanti, ma dovranno farsene una ragione. Gli studenti hanno e avranno sempre bisogno di stare in contatto con i loro "prof" e con i compagni».

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