La sopravvissuta ad Auschwitz critica il Cpr di Gjadër e le «deportazioni» di Trump. Paragone pericoloso. Infatti lei, quando i no green pass evocavano l’Olocausto, si indignava. E li snobbava: «Sono una minoranza».
Il campo di concentramento di Auschwitz nei giorni della liberazione (Getty Images)
Perfino la data della commemorazione è inopportuna: i sovietici entrarono ad Auschwitz quando il campo era ormai vuoto. E l’imposizione di un ricordo non genuino ha alimentato un antisemitismo che già aleggiava in tutta Europa durante la guerra.
Un’enciclopedia di carta è affidabile, ma sempre meno persone la possiedono. Sul Web, invece, manipolare la realtà è un gioco. Così è stato più facile imprigionarci durante la pandemia, mentre ora ci viene fatto credere che Auschwitz fu liberata dagli ucraini.