attacco hamas

L’ipotesi dei due Stati è fantasia, il 7 ottobre ha cambiato la storia
Il presidente del Jewish economic forum Jonathan Pacifici
Il sangue ha svegliato gli ebrei dal sogno del dialogo. Nessun Paese armato nascerà al confine. E non ci saranno altre Shoah.
La sinistra (ebraica) cambia idea sull’immigrazione
Edith Bruck (Ansa)
Edith Bruck definiva razzista il governo di destra, ma dal 7 ottobre ci ha ripensato: «Sbarcano antisemiti, giusto fermarli».
L’astio verso gli ebrei fa scordare il pogrom
Il kibbutz di Be'eri, teatro dell'assalto di Hamas del 7 ottobre, dove sono state uccise 108 persone (Ansa)
L’eccidio di Hamas del 7 ottobre sembra già dimenticato, surclassato dallo sgomento per le vittime di Gaza. Ma l’effetto boomerang non è la sola causa della scarsa vicinanza a Gerusalemme: a pesare è proprio il pregiudizio contro Israele, che sa di antisemitismo.
Hamas: «Preparavamo l’attacco da due anni»
Ansa
Ali Baraka, dirigente dei miliziani: «Abbiamo finto di essere moderati». Il «Jerusalem Post»: «Vere le foto dei bimbi decapitati». Mentre i soldati trovano una bandiera dell’Isis in un kibbutz assaltato. Attentato a Gerusalemme, neutralizzato un terrorista.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy