In arrivo nelle sale italiane «Light of my life», di e con Casey Affleck, cineasta femminista e pro Me too. La pellicola, tuttavia, è un toccante elogio della figura del padre e del valore della diversità sessuale.
Nel suo ultimo libro Francesco Borgonovo smaschera le élite femminili che vorrebbero instaurare un nuovo «regime matriarcale». Così hanno trasformato il Me too da lotta contro le molestie a linciaggio dei maschi.
L'attrice rivendica di aver dato vita, con il caso Weinstein, a una «rivoluzione femminile». Una volta ottenuta la visibilità che cercava, ha chiuso il capitolo.
Chiara Danese, a 18 anni, partecipò a una serata ad Arcore. Da allora, è stata attaccata, insultata e molestata. «Mi dissocio dal Me too: non mi piacciono i movimenti creati solo per farsi pubblicità. Oggi c'è tanto vittimismo, io ho subito il linciaggio».