Da sinistra, Paavo Lipponen, Štefan Füle e Esko Aho (Ansa)
In una risoluzione dell’Europarlamento i nomi di ex capi di governo e ministri che intrattengono relazioni quantomeno controverse con aziende russe e cinesi come Gazprom, Cefc China Energy, Huawei. E la maggior parte appartiene alla galassia progressista.