Jens Stoltenberg (Ansa)
La boutade del norvegese crea malumori anche dentro l’Alleanza: la sua sortita viene definita «inusuale». Il trattato istitutivo è chiaro: non spetta a lui decidere la linea politica e l’unione non ha natura offensiva.
Vogliamo provare a riavvolgere il nastro e rileggere gli ultimi diciotto mesi di guerra? A marzo dello scorso anno, dopo che le truppe di Vladimir Putin avevano invaso l’Ucraina, l’Europa e gli Stati Uniti si dichiararono pronti a sostenere la resistenza di Kiev, ma mettendo una serie di paletti. Oltre a sanzionare pesantemente Mosca con misure come l’esclusione delle istituzioni finanziarie russe dal circuito internazionale dei pagamenti, gli alleati staccarono una serie di robusti assegni per sostenere l’economia ucraina.