Il grande stilista alla vigilia della passerella a Parigi della sua nuova collezione: «I miei capi sono per privilegiati, ma questo non è un aspetto da condannare: il lavoro manuale che richiedono costa. E sul mercato la scelta è ampia: alla fine nessuno è escluso».
Viaggio dai vestiti in cady della prima sfilata all’allure pacata ma seducente dell’ultima.
La fashion week meneghina è stata chiusa dai grandi nomi. Re Giorgio ha presentato linee morbide e accoglienti. Prada ha ridefinito il concetto di lusso ribelle. Zegna ha «rielaborato l’armadio del nonno», mentre Tod’s ha puntato su un’esperienza sensoriale.
Dopo le inchieste dei pm milanesi, anche l’Authority apre un’istruttoria su alcune società delle maison. Per il Garante, le dichiarazioni su standard e sicurezza della produzione cozzano con le condizioni di lavoro nelle ditte fornitrici. I due gruppi: «Pronti a collaborare».