angelo borrelli

Abbiamo un milione di cavie
Roberto Speranza (Ansa)
Che Roberto Speranza non fosse il ministro adatto a portare fuori l'Italia dalla pandemia lo avevamo capito più di un anno fa. Non soltanto per la clamorosa sottovalutazione del coronavirus nei mesi di gennaio e febbraio, quando ancora l'emergenza non aveva mietuto decine di migliaia di vittime (di lui rimarranno scolpite nella storia le frasi con cui definiva l'Italia prontissima ad affrontare il Covid), ma anche per la gaffe con cui in un libro celebrò la fine dell'epidemia sebbene il peggio dovesse ancora venire.
Dopo l’inchiesta di Bergamo Speranza deve lasciare

Mario Draghi ha già contribuito a ridimensionarlo, togliendogli molti degli uomini che nell'anno della pandemia gli sono stati intorno (da Domenico Arcuri ad Angelo Borrelli) e obbligandolo a riaprire in anticipo numerose attività commerciali. Tuttavia, nonostante i suoi poteri siano stati di molto ridotti, finché Roberto Speranza rimarrà al proprio posto, cioè al ministero della Salute, noi non potremo dirci tranquilli.

«Epurazioni e agevolazioni di amici». La denuncia dei sindacati su Agenas
Roberto Speranza (Ansa)
  • I 70 precari dell'organo tecnico del Servizio sanitario che collabora con le Regioni sono finiti a casa senza ammortizzatori sociali. Al loro posto, il dg Domenico Mantoan appena riconfermato ha imbarcato ex colleghi.
  • Sulla scialuppa ministeriale salgono gli «esuli» rimasti a spasso. Dal «consigliere etico» Alfredo D'Attorre all'ex sottosegretario Sandra Zampa, ora comunicatrice, a consulenti vari.

Lo speciale contiene due articoli.

Fuori Borrelli: adesso  tocca ad Arcuri
Angelo Borrelli (Ansa)
Qualcosa (finalmente) si muove dalle parti di Palazzo Chigi: Mario Draghi cambia il capo della Protezione civile Le gaffe collezionate nella prima ondata: dalla misurazione della febbre ai viaggiatori alle mascherine inutili
Adesso il banco bisogna portarselo da casa
Ansa
D'accordo, abbiamo capito: se si vuole mandare a scuola i figli bisogna munirli dell'equipaggiamento anti Covid. Nella cartella, oltre a libri, quaderni, penne, gomma e temperino, ci vogliono pure i dispositivi medici e il gel per disinfettarsi le mani. E fin qui, pazienza: anche se il governo aveva garantito 11 milioni di mascherine al giorno sia per gli studenti che per i professori, ci si può organizzare per far fronte alle carenze statali provvedendo con il portafogli della famiglia. Quello che però diventa un po' più complicato, è portarsi il banco da casa, come suggerito nella scuola romana diventata famosa perché un dirigente scolastico aveva invitato le ragazze a non indossare minigonne inguinali, altrimenti ai prof rischiava di «cascare l'occhio».
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