allarme climatico

Gli psichiatri che cavalcano l’ecoansia: «Spinge a comportamenti sostenibili»
Nel riquadro Matteo Innocenti, psichiatra e psicoterapeuta dell’Aiacc (iStock)
  • L’Aiacc, associazione nata per aiutare gli angosciati dal riscaldamento globale, tiene bordone all’isterismo. Per i suoi studi, infatti, la paura stimola a cambiare abitudini, a favore dell’ambiente. Alla faccia della salute.
  • L’Accademia dei Lincei scende in campo e fa da megafono ai dogmi ecologisti: dalle colpe dell’uomo allo stop ai fossili, fino all’assurdo proposito di «mitigare» siccità e calore.

Lo speciale contiene due articoli.

Il Colle riesuma lo stato d’emergenza: «Agire ora, crisi climatica esplosiva»
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
  • Il capo dello Stato rientra a gamba tesa e, con cinque omologhi mediterranei, firma un appello per misure urgenti e per «educare» l’opinione pubblica: «Non c’è più tempo per i compromessi politici ed economici».
  • Come spesso accade d’estate, il ciclone Circe spazzerà via la canicola, portando precipitazioni intense in alcune regioni. Allerta arancione in Lombardia e Marche.

Lo speciale contiene due articoli.

La vera minaccia è a consumi e democrazia
Getty Images
Sergio Mattarella insiste sull’allarme climatico, ma a rappresentare un pericolo per il nostro «stile di vita» non sono tanto i fenomeni atmosferici, quanto chi vuole toglierci le auto, i viaggi e persino le bistecche. Il nemico di costoro non è l’inquinamento: siete voi.
Contrordine, ecocatastrofisti. L’agenzia dell’Onu cambia rotta
Giuliano Amato (Imagoeconomica)
Il nuovo presidente dell’Ipcc frena: «L’aumento di 1,5 gradi non significa estinzione». Proprio nel giorno in cui Giuliano Amato si impanca a climatologo e ci intima di sottometterci al green. «Nessuno scienziato può dire alla gente come vivere o come mangiare», spiega Jim Skea. Figuriamoci se lo può fare uno che ci ha fregato i soldi.
Anche il nuovo capo dell’Ipcc frena: «Il mondo non sta per finire...»
Il nuovo presidente dell’Ipcc, lo scozzese Jim Skea
Jim Skea, presidente dell’agenzia delle Nazioni Unite, sconfessa il catastrofismo sulla salute del pianeta: «Non bisogna cadere in stato di choc. Non è compito della scienza dire cosa mangiare».
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