Pochi episodi in Francia e l’allerta dell’Ema spingono l’Agenzia a segnalare i rischi dei rimedi per raffreddori e riniti. Ma su fiaschi e controindicazioni di quelli per il Sars-Cov-2, l’Ente dormiva. O taceva deliberatamente.
L’agenzia ai giudici: «Non abbiamo i dati sull’efficacia e la sicurezza di quei farmaci». Quindi hanno avallato green pass e obblighi vaccinali senza alcuna base scientifica? Oppure stanno mentendo? In entrambi i casi non si possono archiviare Roberto Speranza e Nicola Magrini.
Le ammissioni a scoppio ritardato del capo dell’Aifa hanno un chiaro significato: è inutile continuare con la narrazione «terroristica» sul virus. Ammettiamo che l’idrossiclorochina funziona e facciamo mea culpa sulle vaccinazioni ai bambini.
Presentato il dossier della Favo: il cancro costa al Paese oltre sei miliardi all’anno.
Le carte di «Fuori dal coro»: Gianni Rezza sapeva dall’Aifa degli inoculati infettati, ma nessuno intervenne. E sulle dosi agli adolescenti l’Agenzia era titubante.